Siracusa, recuperati da Sea Shepard 500 metri di reti fantasma ad Ognina
Sea Shepard Italia ha concluso con successo l'allenamento sportivo per la campagna Ghostnet 2025.i volontari dell’organizzazione hanno recuperato 9 reti di tipo tramaglio, per un totale di circa 500 metri di reti abbandonate, per un peso complessivo di quasi mezza tonnellata


Sea Shepard 500 metri rete fantasma recuperati ad Ognina
(AGR) Si è concluso con successo a Ognina, Siracusa, il training operativo per la campagna Ghostnet 2025 di Sea Shepherd Italia. Durante l’intensa sessione di addestramento, i volontari dell’organizzazione, affiancati da esperti subacquei, hanno recuperato 9 reti di tipo tramaglio, per un totale di circa 500 metri di reti abbandonate, per un peso complessivo di quasi mezza tonnellata, restituendo così nuova vita ai fondali marini della zona.
Un elemento particolarmente significativo del training e della campagna 2025 è la partecipazione di un subacqueo con disabilità, Diego Gastaldi, che ha dimostrato come la tutela dell’ecosistema marino sia un impegno inclusivo e aperto a tutte e tutti.
La campagna Ghostnet, attiva da anni, si pone l’obiettivo di individuare e rimuovere le reti fantasma, veri e propri killer silenziosi e passivi che continuano a intrappolare e uccidere la fauna marina anche in aree “protette”. Nel corso del 2024, il team Ghostnet ha condotto sei operazioni, per un totale di 124 ore di immersione, in diverse aree all’Isola delle Femmine, a Punta Carena a Capri, alla Secca di Penta Palummo e al Banco di Miseno.
La maggior parte dei materiali abbandonati recuperati nel corso del 2024 consiste in reti a tramaglio, nasse, e reti a strascico, e l’attività di recupero durante il training a Ognina ha evidenziato ancora una volta l’urgenza di contrastare questo fenomeno, che minaccia gravemente l’equilibrio dell’ecosistema marino.
“Le reti fantasma e i materiali da pesca abbandonati costituiscono quasi la metà della plastica presente nei mari, e rappresentano una delle principali minacce per la biodiversità marina. Ogni metro recuperato significa salvare la vita di numerose specie e restituire al mare la sua naturale bellezza. Il nostro impegno continuerà con operazioni mirate lungo tutto il 2025 in diverse aree del Mediterraneo”, sottolinea Salierno.
Sea Shepherd Italia ringrazia Fabio Portella e Linda Pasolli e tutto lo staff del Capo Murro Diving Center , tutti i volontari e i subacquei che hanno partecipato al training, dimostrando ancora una volta che con dedizione e lavoro di squadra è possibile fare la differenza per il futuro dei nostri mari.
foto da comunicato stampa