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Antonino Gasparo, presidente nazionale Cila, è intervenuto sullo sciopero

print26 marzo 2004 17:17
(AGR) COMUNICATO STAMPA>

“La Cila, organizzazione sindacale degli artigiani, forte di 28mila imprese distribuite in 15 regioni e 50 province, sente il dovere di intervenire sullo sciopero del 26 marzo. Innanzittutto perché desta sorpresa la genericitàdei motivi che hanno portato i sindacati ad un passo tanto grave. Infatti all’iniziale motivo della riforma pensionistica del governo, si è aggiunto un improbabile motivo di stato negativo dell’economia del paese. Poiché quindi non si tratta di una difesa di contratti e di diritti, appare evidente il carattere tutto politico e strumentale di questo sciopero delle tre principali sigle sindacali. In particolare a Roma., con le quattro ore di sciopero regionale aggiunte a quelle nazionali, si rischia una nuova paralisi della città, già vissuta pochi mesi orsonodurante la vertenza trasporti. Tale sciopero conferma lo stato di crisi dei sindacati che sempre meno assolvono al ruolo super partes di difesa dei lavoratori i quali quindi perdono fiducia in loro, mentre imprese e societàsubiscono forzatamente il danno di un enorme numero diore di sciopero ingiustificate. Come chiaro a tutti, la congiuntura, seppure non facile, non è affatto così grave, tanto che possiamo dire con onestà che il governo Berlusconi è il migliore avuto dal paese dopo il governo Craxi. Di quell’epoca ricordiamo il ruolo libero e trasparente del presidente della repubblica Sandro Pertini che disse a Camere riunite: “Cesserò di essere uomo di partito perché sarò il presidente di tutti gli italiani”, restituendo la sua tessera del partito socialista a fine mandato. Così vorremo i sindacati: liberi, tesi a difesa reale dei lavoratori e non sempre occupati in campagne elettorali di parte come evidentemente risulta agli occhi di tutti anche l’appuntamento del 26 marzo.Inoltre, mentre piangiamo le ultime vittime di Spagna e Palestina, ai sindacati il dovere almeno di proporsi per la collaborazione costruttiva tra le parti sociali, nell’interesse dei lavoratori stessi e di vigilare contro le irresponsabilità e le violenze, che già recentissimamente in altre note manifestazioni romane sono purtroppo venute sgradevolmente alla luce.”>

IL PRESIDENTE>

Antonino Gasparo>

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