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NASCE IL SISTEMA MUSEALE TERRITORIALE DEI CASTELLI ROMANI E PRENESTINI

print02 ottobre 2003 00:44
NASCE IL  SISTEMA MUSEALE TERRITORIALE  DEI CASTELLI  ROMANI  E  PRENESTINI
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E’ stato firmato stamattina, nel comune di Zagarolo, l’attodi nascita del SISTEMA MUSEALE TERRITORIALE - S.M.T.- , messo a punto dalla XI Comunità Montana con l’intento di riunire in unico circuito turistico il patrimonio culturale dei Castelli Romani e dei Monti Prenestini, che vanta aree di> interesse nazionale come, ad esempio, il museo archeologico di Palestrina.

La varietà delle strutture museali dell’area rivela un patrimonio particolarmente ricco e articolato tra storia, arte, antropologia, religione e scienza, che, se gestito in un progetto unico di marketing territoriale, può accrescere enormemente l’appetibilità dell’offerta turistica locale”, ha affermato l’assessore alle Politiche Culturali dell’ Ente Montano, Sandro Vallerotonda, durante la conferenza stampa tenutasi nella Sala delle Bandiere di Palazzo Rospigliosi, alla presenza di numerose autorità locali, provincialie regionali, tra cui l’assessore alla Cultura della Provincia di Roma Vincenzo Vita, il consigliere regionale Bruno Astorre, il consigliere provinciale Daniele Leodori.

Nell’ambito della conferenza stampa, si è svolta la cerimonia di firma della convenzione attuativa del Sistema Museale tra l’Ente Montano e i rappresentanti dei comuni che hanno aderito all’iniziativa, ovvero Cave, Colonna, Frascati, Gallicano, Genazzano, Monte Porzio Catone, Rocca di Papa, Palestrina, S. Cesareo e Zagarolo, a cui si è aggiunto, proprio in queste ultime ore, il comune di Montecompatri. Intanto, altre richieste di adesione stanno già arrivando anche da paesi limitrofi all’area montana, come Velletri e S. Vito Romano.

Il S.M.T. così formalmente costituito, ha il compito di programmare gli eventi culturali nell’area, promuovere iniziative e pubblicizzare gli itinerari museali, attraverso l’ operato di un unico centro direttivo, composto dall’Assemblea degli Amministratori e dal Consiglio Scientifico. Entro il 2004, si prevede l’entrata a regime del Sistema, con la creazione di un portale turistico on line e del biglietto unico di visita per tutti i musei della zona. La Comunità Montana ha già provveduto ad attivare risorse perla copertura delle spese di realizzazione, pari a circa 500mila euro (quasi 1 miliardo di vecchie lire). “ Con questa iniziativa, andiamo a costituire un grande capitale sociale per lo sviluppo del territorio”, ha dichiarato il presidente della Comunità Montana, Giuseppe De Righi, che ha voluto evidenziare i benefici pratici di una gestione culturale associata come quella proposta dal SMT, che ha la capacità di ottimizzare i costi promozionali, reperirerisorse finanziare comuni, contribuire alla qualificazione delle strutture museali e migliorare la distribuzione dei flussi turistici nell’area. “ L’obiettivo a lungo termine che l’ente Montano si è posto con questo progetto – ha continuato De Righi - è quello di innescare un processo di valorizzazione territoriale comprensivo di tutte le caratteristiche del nostro territorio, integrando l’offerta culturale con quella ambientale ed eno-gastronomica, su cui, peraltro, stiamo lavorando parallelamente con investimenti e iniziative specifiche”.

Forti apprezzamenti sono stati espressi da tutte le personalità intervenute alla cerimonia, a partire dai Sindaci stessi e dagli addetti ai lavori, come la dirigente dell’assessorato alla Cultura della Regione Lazio dott.ssa Contino, la dirigente dell’ Assessorato Culturale Provinciale, dott.ssa Pietroboni e la rappresentante della Soprintendenza Archeologica del Lazio, dott.ssa Gatti, che hanno sottolineato la rapidità e la perizia con cui il progetto è stato elaborato dall’Agenzia di Sviluppo della Comunità Montana. Parole di elogio all’iniziativa sono arrivate anche dall’ Assessore alla Cultura della Provincia di Roma, on. Vincenzo Vita, che ha detto “ Questo sistema testimonia ancora una volta una grande capacità di aggregazione da parte della Comunità Montana, il cui operato merita di essere portato a modello per tutte le altre realtà territoriali”.

Rocca priora, 2 ottobre 2003.

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