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Ostia, demolita la casa del film "I Vitelloni" di Fellini, Conforzi (FdI) chiede chiarimenti

In relazione alla nota inviata sulla demolizione del manufatto in serata il Ministero della Cultura ha comunicato: "...allo stato attuale detto immobile non riveste interesse architettonico ed archeologico tale da motivare la proposta di un provvedimento di tutela"

printDi :: 16 ottobre 2024 22:33
L'edificio abbattuto in via Ugolino Conti

L'edificio abbattuto in via Ugolino Conti

(AGR) Demolito un vecchio manufatto che aveva ospitato le riprese di Federico Fellini del film “I Vitelloni”, quasi un monumento….del cinema italiano. "La demolizione dei locali su via Ugolino Conti presenta troppe ombre che, mi auguro, vengano chiarite dall’Amministrazione del X Municipio e dal Comune di Roma " dichiara Giuseppe Conforzi, Capogruppo di Fratelli d’Italia nel X Municipio.

"Nell'arco di pochi giorni, Ostia ha “perso” la casa dove venne girato il celebre film di Federico Fellini 'I Vitelloni', un importante pezzo della storia del nostro cinema. Per fortuna è rimasto intatto, al contrario, il deposito del ghiaccio della Birra Peroni. Ho informato anche il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, augurandomi che possa portare l'attenzione su questa spiacevole vicenda che riguarda il litorale", prosegue Conforzi. "Avevo segnalato gli interventi sugli stabili il 30 settembre alla Polizia Locale di Roma Capitale. Tuttavia, i vigili sono intervenuti solo il 4 ottobre, sequestrando l’area quando ormai restavano soltanto macerie. Spero che venga fatta luce su quanto accaduto e che si prenda una posizione chiara per tutelare il nostro patrimonio storico e culturale".

 
Sulla questione Mario Falcone, presidente del Municipio, ha confermato di non essere stato informato e che avrebbe chiesto chiarimenti sull’accaduto. A stemperare la situazione, in serata, la risposta del Ministero della Cultura che scrive: “...allo stato attuale detto immobile non riveste interesse architettonico ed archeologico tale da motivare la proposta di un provvedimento di tutela.” Sull’area, riferisce il Ministero, era partita una richiesta di sondaggi archeologici che non hanno portato a nulla di concreto. Il comune, dipartimento PAU avrebbe rilasciato l’autorizzazione paesaggistica.

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L'area della demolizione

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