Ostia, la ristrutturazione degli alloggi Armellini non la devono pagare gli inquilini

“Nel dispositivo del proprio documento, - si legge su una nota della maggioranza pentastellata su Facebook - oltre a sancire che ad ogni cittadino va garantito una condizione abitativa che rispetti i requisiti di agibilità e salubrità, ha ribadito che vengano messe in campo importanti azioni, concrete, atte a risolvere i numerosi problemi di manutenzione degli edifici di edilizia popolare facenti parte del patrimonio.
Di seguito, si è specificato che nel caso di appartamenti di proprietà della Moreno Estate S.r.l., siano adottati tutti gli atti di competenza al fine di garantire la tutela dei nuclei familiari aventi diritto, garantendo il maggior sostegno possibile ai nuclei in fragilità sociale. In ultimo, questa Amministrazione ha posto l’accento affinché vengano messe in campo azioni concrete per aumentare il patrimonio immobiliare di Roma capitale destinato all’edilizia popolare”. Sulla questione, però, è scontro politico. Il Pd ha diffuso a riguardo un comunicato in cui chiede che sia l’attuale proprietà ad occuparsi di eventuali ristrutturazioni.
“Si profila l'ipotesi dell'affitto con riscatto in merito alle case ex-Armellini di Ostia, per le quali il TAR del Lazio ha chiesto lo sgombero entro febbraio. Durante la Commissione Trasparenza che si è tenuta ieri in Campidoglio, il direttore del Dipartimento Politiche Abitative Aldo Barletta ha fatto sapere che ci si appresta ad acquistare le palazzine attraverso la formula del “rent to buy”, utilizzando i fondi ricavati dalla vendita degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. La trattativa è in corso, dunque gli inquilini regolari non correrebbero rischi e, probabilmente, saranno trasferiti solo per il tempo necessario ad eseguire i lavori di ristrutturazione. Discorso diverso per le 380 famiglie occupanti senza titolo, per le quali al momento non è prevista alcuna tutela.
E' senz'altro un bene che, dopo tante sollecitazioni, il Comune si stia occupando della questione – hanno dichiarato il consigliere capitolino Giovanni Zannola e il segretario PD del X Municipio Flavio De Santis – ma si deve fare tutto il possibile per tutelare i nuclei in disagio abitativo affinché, pur nel rispetto delle regole, nessuno resti in mezzo ad una strada. Inoltre, prima di procedere all'acquisizione, l'Amministrazione deve pretendere che sia la proprietà a mettere in sicurezza e a ristrutturare gli stabili dopo decenni di colpevole latitanza. L'operazione non deve ricadere sulle spalle degli inquilini”.