“Leggere per ballare” 2025, progetto con le scuole
In Calabria tutto pronto per la nuova edizione con oltre 160 ballerini
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“Leggere per ballare” 2025, progetto con le scuole: Antonio De Luca direttore artistico e Arturo Cannistrà regista
(AGR) Ci siamo. Manca ancora qualche dettaglio e poi sarà, ancora una volta, “Leggere per Ballare”, edizione 2025. Al Garden di Rende, in provincia di Cosenza, fervono i preparativi, in vista del 24 e 25 marzo dove si andrà in scena con un serale(24) ed un matinée (25) dedicato al mondo della danza. Dopo cinque anni il progetto “leggere per ballare” di Rosanna Pasi è stato ben diffuso nel territorio grazie ad Antonio De Luca che ne è il direttore organizzativo. “La mission e l’obiettivo sono stati e sono, tuttora, quelli della formazione dei giovani danzatori e la diffusione della danza sul territorio come veicolo di comunicazione verso i giovani studenti”, dicono Antonio De Luca ed Arturo Cannistrà che, in questi giorni, è arrivato in Calabria. Nel 2018 lo spettacolo de “La Mela”, nel 2019 “Il Piccolo Principe”, poi “Cenerentola”, “Pinocchio” ed ora, in questa edizione, in scena “Il Sogno di Clara”. Tutto ciò grazie al grande lavoro del Centro Danza Ilaria Dima, del Centro Studi Danza Hale Bopp, Centro Danza MT Dance della Koreos Danza e della Accademia Dancing Club. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, la straordinaria partecipazione del Liceo Coreutico Statale “Gioacchino da Fiore” di Rende e degli oltre 160 ballerini.
La regia, come detto, è del maestro Arturo Cannistrà che non ha bisogno di presentazioni. ‘Dopo cinque anni, il progetto si è evoluto in una piattaforma di scambio artistico e formativo che ha saputo mettere in dialogo studenti, danzatori e coreografi, dando vita a un movimento di crescita continua”, ha voluto sottolineare il maestro Cannistrà. Il successo della divulgazione si misura non solo nel numero di scuole coinvolte, ma soprattutto nell'arricchimento artistico e umano di chi ha preso parte all'iniziativa. “L'esperienza dimostra che investire nella danza come forma di educazione e comunicazione culturale è una scelta vincente, capace di lasciare un segno profondo nelle persone e nel territorio. Il futuro del progetto potrebbe prevedere ulteriori sviluppi, come collaborazioni internazionali, residenze artistiche e nuove sperimentazioni coreografiche, mantenendo sempre vivo l'obiettivo di formare danzatori consapevoli e appassionati”, annuncia Cannistrà.
Il progetto, nato con l'intento di creare un ponte tra giovani studenti, danzatori emergenti e coreografi di diversa estrazione, ha avuto un impatto significativo non solo sulla crescita artistica dei partecipanti, ma anche sulla comunità in cui è stato sviluppato.