Telemedicina: appuntamenti, cure e diagnosi a distanza
Un obiettivo essenziale per la salute degli italiani
Telemedicina: appuntamenti, cure e diagnosi a distanza
(AGR) Oggi la Telemedicina si configura come uno strumento essenziale per migliorare le erogazioni dei servizi ai cittadini. Entrata in maniera graduale, la pandemia ne ha accelerato il processo di affermazione nell’ambito sanitario, integrandosi sempre più nella rete e sul territorio.
Precisamente è una pratica medica diretta, tra medico e paziente in grado di effettuare diagnosi e cure a distanza. Il suo obiettivo non è quello di sostituire le visite ambulatoriali, bensì affiancarle e supportarle per cercare di migliorare l’efficienza e l’efficacia nei diversi contesti in cui essa è applicata: prevenzione, diagnosi, cura e monitoraggio.
Questo non deve far pensare che non ci sarà più contatto fisico tra medico-paziente, ma una soluzione per le terapie a distanza integrando dati e informazioni utili per arrivare ad una diagnosi precoce e tempestiva.
Lo scorso 8 marzo, è stato firmato alla presenza del ministro della salute Orazio Schillaci il contratto tra Agenas e il Raggruppamento temporaneo di impresa (Rti) costituito da Engineering Ingegneria Informatica e Almaviva per l’affidamento in concessione della Progettazione, realizzazione e gestione dei Servizi abilitanti della Piattaforma nazionale di Telemedicina Pnrr- Missione 6.
La piattaforma permetterà di migliorare la qualità e l’accesso alle cure, di colmare il divario tra i territori e di favorire una maggiore integrazione tra i servizi sanitari regionali. Pertanto dal 2024 gli italiani potranno ricevere le prime prestazioni di telemedicina, controlli a distanza e consulti di più specialisti.
Si comincerà gradualmente con una prima fase di progettazione per poi passare alle visite on line. I potenziali pazienti saranno i diabetici, quelli con patologie respiratorie e cardiologiche ma anche pazienti oncologici e neurologici.
Delle diverse sfaccettature con cui si applica la telemedicina troviamo diversi servizi tra cui il teleconsulto, la televisita, il telemonitoraggio e la teleassistenza. Il suffisso “tele-” sta a significare “lontano,” in posto diverso tra noi e il luogo della visita.
Questi servizi sono da considerarsi strumenti innovativi e servono per facilitare la collaborazione tra i professionisti e i pazienti. Un esempio viene dal Policlinico Universitario di Tor Vergata di Roma dove ha acquistato una notevole valenza il telemonitoraggio dei pazienti da remoto per i post-operatori.
I parametri che possono essere analizzati sono la temperatura corporea, la pressione arteriosa, saturazione del sangue e frequenza cardiaca, valori che necessitano di una attenta valutazione da parte del personale sanitario.
I vantaggi che ne derivano per il cittadino sono molteplici: equità di accesso all’assistenza, maggiore garanzia nella continuità delle cure, assistenza ai malati cronici o agli anziani direttamente da casa, trasmissione telematica di esami e cartelle cliniche dei pazienti e infine un risparmio per il Sistema sanitario nazionale in quanto si incrementa l’efficienza e di conseguenza si riducono i costi.
Quali sono i limiti della telemedicina? Innanzitutto, bisogna evidenziare che non è possibile eseguire tutte le visite a distanza. Alcuni tipi di diagnosi richiedo necessariamente la presenza del medico come pure le analisi del sangue o gli esami diagnostici per immagini.
Un secondo problema è quello relativo alla sicurezza dei dati personali sanitari dei pazienti trasmessi elettronicamente.
In realtà, l’Italia è da considerarsi un precursore del telesoccorso poiché vanta il Centro Internazionale Radio Medico (CIRM), una fondazione istituita a Roma il 30 maggio 1934 per iniziativa di un gruppo di medici con lo scopo di dare assistenza sanitaria via radio agli uomini in mare.
Il primo presidente è stato Guglielmo Marconi e oggi l’ente è sotto la sorveglianza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
In considerazione del fatto che la media della popolazione è in aumento, così come il numero dei pazienti affetti da malattie croniche ciò rende necessario affrontare il sistema delle cure primarie in maniera differente individuando la migliore strategia possibile per l’affermazione della telemedicina quale strumento importante nell’ambito della assistenza sanitaria.