Stadiio della Roma, rischio ingorgo sulla via del mare
(AGR) Polemiche a parte, il nuovo stadio della Roma dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) apportare, pur tra tagli e rivisitazioni, opere pubbliche importanti per il litorale. In primis: il potenziamento della Roma Lido e gli interventi sulla via del Mare, quindi, per l’area di Tor di Valle in arrivo anche la messa in sicurezza del fosso del Vallerano che andranno realizzate necessariamente prima dell'apertura dello stadio. Interventi che comunque non garantiscono reali benefici per i cittadini. Il rischio, concreto, invece è che si rischia di ingolfare definitivamente la via del mare.Il nodo principale da sciogliere sarà anche quello degli impegni pubblici connessi al piano. La sistemazione della ferrovia, ad esempio, prevede investimenti importanti sul materiale rotabile, oltre all’acquisto di nuovi treni. L’allargamento della via del mare, sino ad oggi sulla carta quasi impossibile…. e costoso, dal raccordo a viale Marconi potrebbe non bastare a garantire i flussi di traffico abituali verso lo stadio e questo andrebbe a tradursi nell’ennesimo ingorgo. Renzo Pallotta, promotore di “Ostia comune” avverte: “Sono un fautore dello stadio e dell’iniziativa. In questo modo, però, rischiamo la paralisi. Senza le opere previste nel quadrante ovest, sarà solo la via del mare a consentire l’accesso all’area dello stadio, dove, tra l’altro, le aree commerciali e gli uffici previsti dal progetto attireranno comunque, al di là degli eventi sportivi, turisti ed utenti.
Il ponte di collegamento sulla Roma-Fiumicino era fondamentale. - continua Pallotta - Senza ponte e il prolungamento della metro B per andare a vedere i giallorossi, i tifosi avranno una sola strada percorribile dove rimanere imbottigliati: la via del Mare. Dei due ponti previsti come opere pubbliche dal Ministero, bisogna ricordare che di recente l’Ispettorato Generale dei Lavori pubblici ha respinto definitivamente uno dei due progetti, mentre per il secondo, inserito anche nel “mille proroghe”, siamo ancora allo stadio embrionale. Difficile che si faccia in tempo. Paradossalmente avrei preferito i grattacieli e conservare le opere pubbliche previste nel piano originario”.
Soddisfatta, invece, il sindaco di Roma Virginia Raggi che così ha commentato sul suo sito l’accordo raggiunto: “Una parte degli edifici coinvolti nel progetto saranno destinati ad attività socio-culturali da definire insieme ai cittadini per favorire la partecipazione della cittadinanza- ha scritto Virginia Raggi - In particolare, gli edifici annessi al progetto dello stadio ospiteranno luoghi di aggregazione sociale e di crescita culturale che verranno decisi con i cittadini. Con questo progetto verrà messo in sicurezza il quartiere di Decima che non sarà più soggetto ad allagamenti, verrà realizzata una stazione nuova per la ferrovia Roma-Lido (Tor di Valle) e sarà rinnovato l’asse viario della Via del Mare e Via Ostiense tra Marconi e Gra”.