DECRETO LEGGE SULLE ASSUNZIONI NELLA SCUOLA E INSEGNANTI PRECARI STORICI:
(AGR) L'ANIPS, Associazione Nazionale Insegnanti Precari Storici, nel rilevare che il Decreto Legge sulle assunzioni nella scuola del 30 giugno 2005, n. 115 ai commi 3 e 4 dell'art. 3 prevede:(.) 3. Le nomine saranno conferite solo se nel triennio di attuazione del piano non determineranno situazioni di soprannumeralità.
4. La partecipazione obbligatoria ai corsi di formazione in servizio del personale docente (.) è estesa alle altre esigenze di formazione in servizio del personale docente, derivanti da modifiche di ordinamenti o da modifiche delle classi di concorso. (.)
relativamente al comma 3 condivide quanto dichiarato dal Segretario Generale della Cisl Scuola Francesco Scrima, e cioè che tale comma introduce nel decreto-legge "un subdolo e di fatto ingestibile divieto di conferire nomine in presenza di eventuale soprannumero", e aggiungiamo che è un fatto senza precedenti e manifesta a nostro parere la volontà di procedere all'espulsione dei docenti precari, anche dei più storici, a partire da quelli di classi di concorso che addirittura potrebbero determinare in futuro (serve la sfera di cristallo? Come valutare il flusso per tipo di scuola delle nuove iscrizioni degli studenti per i prossimi anni? Ed i pensionamenti?) situazioni di sovrannumeralità. Altro che la stabilizzazione per i precari storici che balenava nelle dichiarazioni del Ministro della funzione pubblica Baccini, del Sen. Valditara o addirittura dello stesso Ministro Moratti: qui si arriva, perfino all'esclusione dalla assunzione pur in presenza di posti liberi in organico di diritto, e comunque tali 35.000 assunzioni sono previste su un numero di posti bassissimo rispetto alle disponibilità reali di tale organico!
Sul comma 4 ci sembra evidente che l'orientamento del Governo, in omaggio ad una dissennata pseudo-politica del risparmio (in realtà il Paese ne sarà danneggiato anche economicamente, nel medio periodo) sembrerebbe essere quello di costituire nuove e più ampie classi di concorso all'insegna di una multidisciplinarità pasticciona e di una umiliante "riconversione coatta" del personale già di ruolo (giustamente contestata da Scrima) in vista di una sua razionalizzazione in termini numerici; il che, se può essere una eventualità opportuna ad esempio in una branca di un settore industriale per la riconversione di personale con mansioni esecutive (ad esempio operai), o impiegatizie è assolutamente improponibile per un docente laureato della scuola secondaria superiore: decine di esami e la forma mentis acquisita negli studi accademici non possono essere surrogate da alcun corso di riconversione: ne risulterebbe una pessima qualità di insegnamento. La scuola-azienda non potrà mai funzionare in maniera adeguata: non si fabbricano scatolette né si gestiscono pratiche: si trasmettono SAPERI. Invece di emanare e/o preparare provvedimenti da cui deriva la loro espulsione è necessario iniziare a porsi il problema di cosa fare degli insegnanti precari storici, come valorizzare questo che può ben dirsi "capitale umano", e che ha tenuto in piedi la scuola in questi ultimi 15 anni.
PERTANTO CHIEDIAMO CHE IN FASE DI CONVERSIONE DEL DECRETO LEGGE 30/6/2005, N. 115:
1) i commi 3 e 4 dell'art. 3 vengano eliminati
2) Un emendamento aggiuntivo sia costituito dalla proposta di assunzione a tempo indeterminato "senza sede definitiva" e su una percentuale dell'organico di fatto (supplenze fino al 30 giugno, oltre 90.000 posti), avanzata dal Sindacato GILDA e ripresa dall'ANIPS (vedi www.anips.it).
3) eliminazione dalla tabella di valutazione titoli della legge 143/04, a decorrere dall'A.S. 2005/2006:
a) del doppio punteggio per isole, carceri e montagna
b) del punteggio per i corsi di perfezionamento e master che costringono i precari annualmente a pagare centinaia di euro a università e consorzi universitari per non essere superati da altri in graduatoria.
4) prevedere la riduzione dei passaggi di ruolo e di cattedra dei docenti già di ruolo e, in considerazione di questa possibilità che essi hanno, la creazione, nelle Graduatorie Permanenti, di una nuova quarta fascia in coda a tutte le altre in cui far confluire i docenti già di ruolo.
5) prevedere la riconversione a domanda in altre amministrazioni in caso di non assunzione per i precari storici (vedasi proposta di riconversione ANIPS in www.anips.it )
04/7/2005
Il Presidente dell'ANIPS - Associazione Nazionale Insegnanti Precari Storici (Michele Borrielli)>
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