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Roma, controlli quartieri nord, 21 denunce, 68mila euro di furto di energia elettrica, sequestrato un cantiere e 6 kg. di alimenti

I Carabinieri di Settebagni hanno denunciato per furto aggravato di energia elettrica 12 persone. Le loro abitazioni, attraverso un’ingegnosa manomissione dei contatori erano abusivamente allacciate alla rete elettrica pubblica per un danno complessivo quantificato in 68mila euro

printDi :: 15 dicembre 2024 15:09
Carabinieri Cassia sequestro alimenti

Carabinieri Cassia sequestro alimenti

(AGR) I Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno svolto un altro servizio straordinario di controllo del territorio “alto impatto”, che ha coinvolto le zone di Prima Porta, Labaro, Settebagni, Cinquina e La Bufalotta, con l’obiettivo di prevenire e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa, di degrado urbano ma anche per tutelare la sicurezza nei luoghi di lavoro e la salute dei consumatori.

Nei giorni scorsi, infatti, i Carabinieri della Compagnia di Roma Cassia, unitamente ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Roma e del Gruppo Tutela del Lavoro di Roma, e al personale dell’ASL Roma 1 e della società “Areti”, hanno complessivamente denunciato 21 persone, sanzionato 2 titolari di bar-pasticcerie, sospeso dall’esercizio dell’attività imprenditoriale i legali rappresentanti di 3 società e segnalato 3 persone, di cui 2 giovanissimi, trovati in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale. Nel corso dei controlli sono state identificate 320 persone, controllati 121 veicoli, sono stati sequestrati 6 kg di alimenti non tracciati, è stato chiuso un bar e ed è stato sequestrato preventivamente un cantiere edile.

 
In particolare, i Carabinieri della Stazione di Settebagni hanno denunciato per furto aggravato di energia elettrica ben 12 persone. Le loro abitazioni, attraverso un’ingegnosa manomissione dei contatori, sono risultate abusivamente allacciate alla rete elettrica pubblica per un danno complessivo quantificato in 68mila euro.

Severissimi controlli sono stati svoti anche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In tale contesto, il titolare di un mini-market, un cittadino del Bangladesh di 48 anni, è stato denunciato poiché gli impianti e i gli estintori non sono stati sottoposti a regolare manutenzione tecnica. L’uomo è stato sanzionato anche amministrativamente per inosservanza dei requisiti generali in materia di igiene per un importo di 1000 euro.

I servizi igienici venivano utilizzati come magazzino. Sanzionato il titolare di un altro mini-market, un cittadino dello Sri Lanka di 49 anni, che è stato anche denunciato per omessa elaborazione del documento valutazione rischi, per la mancata formazione dei lavoratori dipendenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, poiché gli impianti e i dispositivi non sono stati sottoposti a regolare manutenzione tecnica. Per questo motivo l’uomo è stato anche sospeso dall’esercizio dell’attività imprenditoriale. Nei guai anche il titolare di un terzo mini-market, un cittadino dello Sri Lanca di 43 anni.

Nel corso dei controlli gli estintori sono risultati non regolarmente manutenzionati e periodicamente verificati e i lavoratori non erano stati dotati di previsti spogliatoi. Denunciato anche il proprietario di un negozio di prodotti ittici, un italiano di 38 anni, per omessa vigilanza sull’utilizzo da parte dei dipendenti dei dispositivi di protezione individuali, per non aver sottoposto a regolare manutenzione tecnica gli estintori. Denunciato anche un italiano di 39 anni, titolare di un bar-pasticceria-tavola calda, per omessa elaborazione del Documento di valutazione dei rischi, per la mancata esibizione della documentazione comprovante l’avvenuta visita medica dei lavoratori dipendenti, la mancata esibizione della documentazione attestante l’avvenuta formazione dei lavoratori in materia salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per non aver sottoposti a regolare manutenzione tecnica gli impianti e i dispositivi di sicurezza. Controllati anche tre cantieri edili. In un caso è stata denunciata la legale rappresentante di un’impresa edile, un’italiana di 65 anni, per non aver individuato il preposto di settore, per la mancata formazione dei dipendenti, l’omessa redazione del POS (Piano Operativo Sicurezza) e per l’assenza delle previste valigette mediche di pronto soccorso.

Anche un cittadino romeno di 53 anni, legale rappresentante di un’altra ditta edile, è stato denunciato per le seguenti violazioni: mancata esibizione della documentazione comprovante l’avvenuta visita medica dei lavoratori dipendenti; mancata esibizione della documentazione attestante l’avvenuta formazione dei lavoratori in materia salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per mancata messa a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi ai requisiti di sicurezza. Inoltre, il ponteggio è risultato inefficiente per ossidazione, privo di parapetti e privo del previsto piano di montaggio, uso e smontaggio. L’imprenditore è stato quindi sospeso dall’attività imprenditoriale e il cantiere sottoposto a sequestro preventivo. Il legale rappresentante di un’impresa edile, un cittadino romeno di 48 anni, è stato sospeso dall’esercizio dell’attività imprenditoriale, poiché è stata riscontrata la mancanza della documentazione comprovante l’avvenuta visita medica dei lavoratori dipendenti nonché quella attestante la formazione dei lavori. Inoltre, non aveva predisposto un regolare accesso all’area di cantiere né una recinzione perimetrale. Anche il coordinatore per l’esecuzione dei lavori per una s.r.l., un uomo di 52 anni è stato denunciato per aver omesso di verificare l’osservanza delle disposizioni contenute nel piano di sicurezza e coordinamento.

Sono stati sanzionati amministrative i titolari di due bar-pasticcerie per ben 6000 euro che, non avevano osservato i requisiti generali in materia di igiene e le procedure autocontrollo HACCP. Nella circostanza, sono stati sequestrati 6 kg di alimenti vari non tracciati, mentre i locali ad uso laboratorio, sono stati chiusi precauzionalmente. Al loro interno, i militari hanno infatti rinvenuto agenti infestanti quali escrementi di topo e scarafaggi.

Nel contesto degli stupefacenti, i militari hanno identificato e segnalato alla locale Autorità 3 persone, di cui due giovanissimi, trovati in possesso di modiche quantità di hashish per uso personale.

In fine, i Carabinieri hanno notificato un decreto di sospensione della licenza di un bar, con contestuale chiusura per 5 giorni, emesso dalla Questura di Roma. Il locale era infatti diventato un punto di incontro e ritrovo da parte di soggetti pericolosi e gravati da precedenti penali.

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Carabinieri Cassia contatori manomessi
Carabinieri Cassia sequestro di cantiere

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