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Roma, museo del Corso, la "crocifissione bianca" di Marc Chagall in versione tattile, parlante ed in lingua dei segni

Fino al 27 gennaio la Crocifissione bianca diventa un'esperienza sensoriale che unisce arte ed inclusività e sarà accessibile anche al pubblico con disabilità visive e uditive. Accanto all’originale, sarà infatti presente da oggi un'installazione tattile, parlante e in lingua dei segni

printDi :: 20 gennaio 2025 19:53
Crocifissione bianca di Chagall in versione tattile, parlante ed in lingua dei segni

Crocifissione bianca di Chagall in versione tattile, parlante ed in lingua dei segni

(AGR) La Crocifissione bianca di Marc Chagall esposta fino al 27 gennaio al Museo del Corso – Polo Museale sarà per la prima volta accessibile anche al pubblico con disabilità visive e uditive. Accanto all’originale, sarà infatti presente da oggi un'installazione tattile, parlante e in lingua dei segni - frutto di un lavoro interdisciplinare di diversi mesi - pensata per rendere fruibile l’opera a un pubblico sempre più ampio. 

Un’iniziativa fortemente voluta da Fondazione Roma, che rinnova e conferma così il suo impegno per l’accessibilità universale e una cultura che sia realmente aperta e fruibile. L’opera è stata presentata oggi con numerosi rappresentanti istituzionali e professionisti del settore in un incontro moderato dalla giornalista Rachele Bombace. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Franco Parasassi e la lettera di saluto di Alessandra Locatelli, Ministra per le disabilità, sono intervenuti: Don Alessio Geretti, Curatore degli eventi d'arte del Giubileo, Suor Veronica Donatello, Responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEl e Consultore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, Dino Angelaccio e Odette Mbuyi, Progettisti, Gabriella Cetorelli, Accessibilità siti Unesco del Ministero della Cultura, Camilla Capitani, MAC (Movimento Apostolico Ciechi) e Miriam Mandosi dell’ENS (Ente Nazionale Sordi). 

 
«Questo progetto riflette l’impegno di Fondazione Roma nel promuovere l’inclusività anche in ambito artistico, per consentire esperienze culturali adatte a qualsiasi tipo di disabilità fisica o sensoriale» - ha evidenziato il Presidente di Fondazione Roma, Franco Parasassi - che prosegue: «In quest’ottica, stiamo lavorando per ampliare il numero di opere accessibili per rendere le visite guidate fruibili da tutte le persone.»

La Ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, con una lettera di saluto, ha elogiato l'iniziativa come un passo importante verso l'integrazione di tutte le persone nelle esperienze culturali.

Don Alessio Geretti, curatore degli eventi d'arte del Giubileo, ha enfatizzato l'importanza di un’arte che parli a tutti, senza barriere, e che contribuisca alla costruzione di una società più equa e solidale. I progettisti Dino Angelaccio, Odette Mbuyi hanno illustrato le modalità innovative di fruizione dell'opera, che integrano soluzioni multimediali e tecnologie avanzate per garantire l’accesso alla cultura a tutti. Grazie a un sistema che combina elementi tattili, audio, sottotitoli e traduzione in lingua dei segni, l’esperienza culturale avvicina a un pubblico diversificato alla fruizione dell’opera d’arte. Gabriella Cetorelli, esperta di accessibilità per i siti Unesco presso il Ministero della Cultura, ha parlato delle sfide e delle soluzioni legate all’accessibilità nel mondo dell’arte, mentre Camilla Capitani del MAC (Movimento Apostolico Ciechi) e Miriam Mandosi dell'ENS (Ente Nazionale Sordi) hanno portato l’esperienza diretta delle persone con disabilità, sottolineando l’importanza di iniziative come questa nel garantire una fruizione culturale veramente universale.

DESCRIZIONE DELL’OPERA

L’iniziativa è frutto di un lavoro che ha coinvolto per circa sei mesi un team interdisciplinare di esperti, il cui impegno ha permesso di creare un'esperienza sensoriale completa, accessibile a chiunque, indipendentemente dalle proprie caratteristiche fisiche, sensoriali, cognitive, anagrafiche o culturali.

Questa riproduzione, che consente di vivere l’opera di Chagall in modo più diretto e immediato, è arricchita da elementi tattili con rilievi a più altezze e superfici di diversa texture, che invitano a esplorare l’opera con le mani. Inoltre un’audioguida si attiva inquadrando un QR code tattile presente nella didascalia. Il racconto è disponibile in parlato, con sottotitoli e traduzione in lingua dei segni italiana, per garantire una fruizione completa a tutte le persone, comprese quelle con disabilità uditive. 

La didascalia, pensata per essere facilmente leggibile, presenta scritte ad alta leggibilità e in braille, con contrasto cromatico elevato, e utilizza un font (Test Me) che facilita la lettura anche alle persone con dislessia. La riproduzione è posizionata su un supporto inclinato di 30 gradi e ancorata a una base a 85 cm da terra, pensata per garantire la lettura anche ai bambini e alle persone in carrozzina.

Esposta accanto al capolavoro originale di Chagall, questa versione tattile, parlante e in lingua dei segni della Crocifissione bianca offre ai visitatori un’esperienza interattiva e coinvolgente, che consente di apprezzare l’opera in una nuova dimensione. Il dipinto, che affronta il tema cristiano della crocifissione, è presentato in modo innovativo: la figura di Cristo è rappresentata in un bianco etereo, simbolo di purezza, sofferenza e speranza universale, lontana dalla drammaticità fisica tradizionale. Chagall, di origine ebraica, in questa opera riflette sulla sofferenza umana, e in particolare su quella del popolo ebraico, in un periodo storico segnato da violenze e persecuzioni. Crocifissione bianca diventa così un’allegoria universale della condizione umana, esplorando i temi del sacrificio, dell’esilio e della speranza. 

In occasione del Giubileo delle persone con disabilità, la riproduzione dell’opera sarà donata a Papa Francesco il 28 aprile 2025, dal gruppo interdisciplinare di lavoro come simbolo dell’impegno per un’arte senza barriere. 

Con questo progetto, la Fondazione ha raccolto la sfida dell’accessibilità universale, dimostrando che il diritto alla bellezza deve essere garantito a tutti, senza distinzioni. Questa iniziativa si inserisce, quindi, in un più ampio impegno della Fondazione, che sta già lavorando per rendere fruibili a tutti un numero crescente di opere della sua Collezione permanente. Inoltre, a partire da marzo, il calendario di visite guidate gratuite presso Palazzo Sciarra Colonna verrà arricchito con nuovi percorsi dedicati all’accessibilità pensati per 5 diversi target di pubblico con disabilità: cognitiva, disturbi dello spettro autistico, Alzheimer, non vedenti e non udenti.

Gruppo interdisciplinare che ha realizzato il progetto:

Ideazione e realizzazione dell’opera: Dino Angelaccio, Odette Mbuyi, Carlo D'Aloisio

Graphic designer e graphic producer: Debora Di Blasi, Francesca Pastore e Fabrizio Pagliari

Regia e montaggio: Matteo Diego Pennisi

Testi: Don Alessio Geretti e Dino Angelaccio

Interprete della lingua dei segni italiana: Suor Veronica Donatello

Voce narrante: Dino Angelaccio

Supervisione: Don Alessio Geretti in qualità di curatore degli eventi d'arte per il Giubileo e Suor Veronica Amato Donatello in qualità di Responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della CEI e Consultore del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede

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