Regione Lazio, la "svolta" dei nidi
La Regione Lazio ha varato ieri una legge che ridisegna il sistema di educazione e istruzione di bambine e bambini fino ai 6 anni di età. Obiettivo: ampliare l’offerta per genitori e famiglie e ridurre al minimo i costi delle rette.
(AGR) "In Consiglio Regionale del Lazio è stato approvato, prima in Italia, una legge che ridisegna il sistema di educazione e istruzione di bambine e bambini fino ai 6 anni di età. Obiettivo: ampliare l’offerta per genitori e famiglie e ridurre al minimo i costi delle rette. Tantissime le novità. Vengono regolamentati i nidi domestici, comprese le tagesmutter, che possono accogliere fino a un massimo di cinque bambini fra i tre e i trentasei mesi in abitazioni private o in altri contesti di tipo domiciliare, naturalmente in linea con tutti i requisiti igienico-sanitari e delle normative italiane.
Vengono equiparati a servizi di istruzione asili nido, micronidi e sezioni primavera. Questo comporterà un importante e progressivo abbattimento delle rette nei prossimi anni. Vengono stanziati importanti risorse per il sostegno economico alle famiglie in condizione di disagio socio-economico, con figli disabili e bambine e bambini in affido e che non utilizzano i servizi educativi a offerta pubblica per carenza di posti disponibili, concorrendo al pagamento delle rette di frequenza per i servizi educativi privati convenzioni e non convenzionati.
Un ringraziamento speciale alla collega Eleonora Mattia, prima firmataria della legge, all’assessore Alessandra Troncarelli e a tutte le forze di maggioranza e opposizione che hanno collaborato attivamente alla sua approvazione." Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pd Lazio, Michela Califano