"Città2030, come cambia la mobilità" a Roma l'ultima tappa della campagna di Legambiente
A Roma sono1.823.155 autovetture circolanti nella capitale, di cui il 30% a gasolio ed il 10% Euro3.Oltre alla riduzione degli inquinanti, si devono ridurre anche gli incidenti:nel 2023 sono state 16.059 collisioni che hanno provocato 223 morti e 20.444 feriti.Nel 2024 hanno perso la vita 50 pedoni.


Città2030 presentata campagna Legambiente
(AGR) I dati sulla mobilità urbana sono stati presentati oggi in Via Nazionale per chiedere di accelerare sul progetto di tranvia TVA nel cuore della Capitale. Domani, 18 marzo il primo Forum Nazionale Mobilità dal titolo “Dalle politiche urbane a quelle industriali. Quale futuro per la mobilità in Italia?”, presso la Sala delle Bandiere della Commissione europea - Rappresentanza in Italia
Ha fatto tappa a Roma - l'ultima dopo Milano, Genova, Firenze, Prato, Modena, Bologna, Torino, Padova, Perugia, Pescara, Napoli, Messina, Olbia, Avellino, Trieste e Reggio Calabria - la campagna itinerante di Legambiente "Città2030, come cambia la mobilità" che ha l'obiettivo di promuovere una mobilità sostenibile per rendere le nostre città più vivibili e sicure. Stamattina i volontari di Legambiente, si sono dati appuntamento in Via Nazionale per la presentazione dei dati, in un luogo nevralgico per il traffico veicolare, chiedendo anche che qui arrivi presto una tranvia, determinante per il miglioramento del trasporto pubblico romano.
Traffico, incidentalità e trasporto pubblico. A Roma si continua a respirare Mal'Aria: secondo l'ultimo report di Legambiente, la città ha solo 5 anni per ridurre le concentrazioni di PM10 del 19% e di NO2 del 32%. Quest'ultimo, in particolare, è un marker inequivocabile del prodotto della combustione dei motori endotermici alimentati a diesel. Si contano infatti ben 1.823.155 autovetture circolanti nella capitale, di cui il 30% a gasolio. Di tale quota, quasi il 10% è Euro3. Oltre agli impegni per la riduzione degli inquinanti, Roma dovrà lavorare per ridurre drasticamente gli incidenti entro il 2030, così come previsto dal Piano Nazionale Sicurezza Stradale, guardando simultaneamente agli aspetti connessi alla qualità dell'offerta di trasporto e delle infrastrutture. Sono ancora troppi gli incidenti gravi: nel 2023, secondo ACI, si sono verificati tra Roma e provincia ben 16.059 collisioni che hanno provocato 223 morti e un totale di 20.444 feriti. Nel 2024 hanno perso la vita sulle strade romane 50 pedoni.
Il tasso di motorizzazione della capitale rimane nella parte alta della classifica nazionale, con ben 66 auto ogni 100 abitanti, in crescita rispetto al rilevamento del 2023 (64/100). Questo dato fa il paio anche con il modal split ancora troppo sbilanciato sul mezzo privato, con il 59,3% degli spostamenti effettuati in auto, seppur le distanze degli spostamenti quotidiani siano per il 49% sotto i 6 km.
In calo la domanda di trasporto pubblico nella Capitale, che passa da 343 viaggi/abitante/anno a 259. Sul fronte del TPL, Roma sta implementando importanti progetti per il potenziamento dell'offerta, in particolare con l'estensione della rete tramviaria che attualmente conta 6 linee per un totale di oltre 32 km, alle quali si aggiungeranno altre 4 linee, due delle quali in fase di cantierizzazione. A dicembre 2024 sono stati acquisiti 110 nuovi bus full electric, parte di una fornitura che porterà la quota a 411 entro il 2026, con l'obiettivo di trasformare il parco mezzi in una flotta 100% elettrica.
“Roma ha un deficit di metropolitane e tranvie enorme rispetto a tutte le grandi metropoli europee ed è una città che si muove sostanzialmente in macchina - dichiara Amedeo Trolese, responsabile mobilità di Legambiente Lazio -, questo torniamo a mettere in evidenza con il ritorno della nostra campagna dedicata alla mobilità urbana. Per migliorare la qualità della vita nella Capitale non si può che realizzare ogni metro di binari programmati, sottoterra o in superficie, con una poderosa cura del ferro e, oggi, presentiamo il report Città2030 qui a Via Nazionale, dove sarebbe inaccettabile un dietrofront sul progetto della tranvia Termini-Vaticano-Aurelio e sul quale chiediamo a tutta la cittadinanza di attivarsi per spingerne la concretizzazione. Zone30, ciclabilità, pedonalizzazioni, intermodalità bici-treno o sharing mobility, insieme a un TPL rigenerato e potenziato, possono solo che migliorare Roma e la sua qualità ambientale: bene i progetti del Comune in tal senso ma chiediamo di non tornare indietro su nulla e anzi, c’è bisogno di un’accelerazione risolutiva come non mai”.
La sharing mobility rappresenta un punto di forza per la capitale, che si conferma una città sharing friendly. Da gennaio a settembre 2024, sono stati 6.700.000 gli spostamenti in monopattino e 1.800.000 con le bici in sharing. La città può contare su circa 17.000 mezzi, tra auto, scooter elettrici, monopattini ed e-bike, gestiti da 7 operatori privati e il car sharing di Roma Servizi Mobilità. Dal punto di vista delle infrastrutture ciclabili, invece, la crescita è ancora lenta: attualmente, si contano circa 321 km totali di percorsi ciclabili, con un modal share della bici di appena lo 0,6%. L'Amministrazione ha recentemente annunciato progetti che, nel corso del 2025, dovrebbero fornire alla città ulteriori 93 km di piste ciclabili.
Domani, 18 marzo, Roma ospita a chiusura della campagna il primo Forum Nazionale Mobilità dal titolo "Dalle politiche urbane a quelle industriali. Quale futuro per la mobilità in Italia?" L'appuntamento è presso la Sala delle Bandiere della Commissione europea - Rappresentanza in Italia (Via Quattro Novembre 149), dalle ore 9:30 alle ore 13:30.
Legambiente lancia anche per quest’anno la petizione online “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” con la quale chiede al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Firmala anche tu >> https://attivati.legambiente.it/malaria