Roma, malamovida, giro di vite dei Carabinieri, chiusi due locali per dieci giorni
A due locali, uno a Trastevere e l'altro nell'area di piazza Bologna-Nomentana è stato notificato il provvedimento di sospensione della licenza per 10 giorni al titolare di un bar, a seguito delle reiterate violazioni amministrative rilevate nel corso dei controlli effettuati


Carabinieri controlli serali negli esercizi commerciali
(AGR) Nel corso dei controlli nel fine settimana durante la movida, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno chiuso due locali, notificando ai gestori due provvedimenti di sospensione dalle attività, su ordine del Questore di Roma, ai sensi dell’ex art.100 del T.U.L.P.S.
Nel dettaglio, i Carabinieri hanno notificato il provvedimento di sospensione della licenza per 10 giorni al titolare di un locale di Trastevere mentre nell'area di Piazza Bologna è stato notificato il provvedimento di sospensione della licenza per 10 giorni al titolare di un bar, a seguito delle reiterate violazioni amministrative rilevate nel corso dei controlli effettuati, negli ultimi tempi, nell’ambito dei servizi per contrastare la mala movida.
Gli stessi Carabinieri della Compagnia Roma Parioli hanno inoltre effettuato accertamenti presso 17 attività commerciali dislogate nel territorio di competenza, tra via Catania, viale Ippocrate, via Ravenna, Viale delle Provincie, via Giano Bella, largo Ravenna, piazza Bologna, via Arezzo e via della Lega Lombarda. Le irregolarità riscontrate dai militari all’esito dell’ispezione sono di vario tipo, tra cui, la mancata tempestività di memorizzazione elettronica corrispettivo; presenza di impianto di sorveglianza privo di autorizzazione; mancato tracciamento del pagamento ai dipendenti; mancata attivazione delle procedure “HACCP”; mancata esibizione documento valutazione rischi e mancata esibizione della “SCIA”, per una multa complessiva di circa 10.000 euro.
Infine, quattro persone sono state sanzionate in via amministrativa e segnalate al Prefetto, in quanto assuntori di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.