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Roma Torrespaccata, litigano per il posto dove chiedere l'elemosina, fermato 49enne romeno

I Carabinieri hanno accertato che, poco prima, l’uomo avrebbe aggredito un connazionale 38enne, colpendolo con un violento pugno in faccia, a seguito di un litigio scaturito per prendere posto all'uscita del supermercato dove chiedere l'elemosina. Il ferito ricoverato per trauma cranico.

printDi :: 16 marzo 2025 15:05
Carabinieri Casilina intervenuti

Carabinieri Casilina intervenuti

(AGR) I Carabinieri della Stazione Roma Alessandrina hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 49enne romeno, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato del reato di lesioni gravi ai danni di un connazionale 38enne, anche lui senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine.

Il pomeriggio del 6 marzo, a seguito di una segnalazione giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti presso il parcheggio di un supermercato in via Torrespaccata dove hanno trovato la vittima a terra, priva di coscienza. Allertato il personale sanitario del 118, il 38enne è stato trasportato con ambulanza, in codice rosso, presso il Policlinico Tor Vergata dove è stato soccorso e trattenuto in osservazione, non in pericolo di vita, per un trauma cranico, riportando una prognosi di 45 giorni.

 
Ad esito di immediata attività info-investigativa, i Carabinieri della Stazione Roma Alessandrina hanno accertato che, poco prima, l’indagato avrebbe aggredito il connazionale, colpendolo con un violento pugno in faccia, a seguito di un litigio scaturito per prendere posto all'uscita del supermercato dove chiedere l'elemosina.

Il 49enne è stato rintracciato nelle vicinanze del luogo dell’accaduto e, raccolti gravi indizi di colpevolezza a suo carico, è stato fermato dai Carabinieri che lo hanno accompagnato presso il carcere di Regina Coeli.

Il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per l’uomo la permanenza in carcere.

Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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